Lo scorso 8 febbraio il Parlamento italiano ha finalmente approvato in via definitiva il disegno di legge costituzionale n. 3156-B in materia di tutela dell’ambiente modificando significativamente gli articoli 9 e 41 della Costituzione, sulla scorta dell’esperienza UE.
La protezione “dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni” diventa quindi un principio fondamentale dell’ordinamento italiano (articolo 9) cui le leggi ordinarie dovranno conformarsi, nonché un limite alla libera iniziativa economica, che ai sensi del riformato articolo 41 non potrà svolgersi in modo da arrecare danno all’ambiente.
Fondamentale è anche la menzione dell’interesse delle future generazioni, che porta nel cuore della carta fondamentale il principio dell’equità intergenerazionale, che può essere riassunto con un detto ormai entrato nel patrimonio culturale comune: “La Terra su cui viviamo non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli”.